DA TARANTO A PIOMBINO, MARGHERA , TERNI,…… DALL’ILVA ALLA LUCCHINI , BELTRAME, TYSSENKRUPP,………… SALUTE- REDDITO- OCCUPAZIONE-PENSIONE GARANTITI

giovedì 18 ottobre 2012

 Sotto il Ministero dello Sviluppo Economico (sic!) è continuo il calvario delle tribolazioni dei lavoratori alla mercede dei ricatti padronali, che tra chiusure,delocalizzazioni,licenziamenti stanno facendo strage di occupazione e reddito.
Il 16 ottobre questo rosario è toccato ai lavoratori della TyssenKrupp di Terni, l’acciaieria che produce acciai speciali e brillanti,tubi e altro ancora, che il padrone tedesco dopo la tragedia di Torino intende vendere alla multinazionale finlandese Outokumpu( leader materie prime per acciai).
Questa, presente ai tavoli in sede governativa e sindacale(presenti la presidente R:Umbria e il sindaco di Terni), ha ribadito che in caso di acquisto procederà allo spezzatino dello stabilimento ternano – portandosi via macchinari e commesse per gli “ acciai brillanti e i tubi – in quanto sottoposta alle decisioni dell’antitrust europea ( il 26nov.) “per abuso di posizione dominante”.
Di fronte a tale tracotanza e crudezza, i circa 300 lavoratori presenti a Roma ( tra loro una nutrita schiera di iscritti e simpatizzanti Cobas) e gli altri 2700 dipendenti, ancora temporeggiano mal indirizzati dai sindacati concertativi, che continuano ad agitare iniziative di scarso rilievo e che fiaccano i lavoratori.
Il 18ottobre a Terni è indetto un Consiglio Comunale straordinario, con presenze di parlamentari e istituzioni : già questo è il momento per raccogliere l’intera cittadinanza a fianco dei lavoratori .
Ma anche di sollecitare tappe risolutivetra cui lo sciopero cittadino, il picchettaggio della fabbrica, la trasferta in sede UE ; così come nelle assemblee di fabbrica vanno decise azioni dure, comprensive dello sciopero dell’intera siderurgia e lo sciopero generaleal fine di mantenere a Terni occupazione e redditi.
Non è pensabile sprecare ancora ore di sciopero ,preziose e costose, per passeggiate inutili a Roma e con istituzioni,politici,sindacalisti ternani  accreditanti il governo “ dalla loro parte”,quando è evidente che c’è un disegno di ristrutturazione della siderurgia , approfittando della crisi.
Non si capiscono altrimenti le repentine chiusure della Lucchini a Piombino, della Beltrame a Valdarno e Marghera , quelle progressive nel bresciano e vicentino, quelle minacciate dell’Ilva a Taranto e Genova, tanto per svicolare dai costi del risanamento.
Non si capisce perché il governo non interviene in sede UE e ovunque, sostenendo l’esproprio degli stabilimenti e il recupero degli incentivi erogati, in caso di mancato accordo con le multinazionali.
C’è bisogno di un rapido collegamento tra i lavoratori, un aiuto reciproco per fare blocco con forti azioni contro questo disegno criminale.
I Cobas, che sono interni a gran parte delle acciaierie, così come gli altri diffusi nei settori industriali e del pubblico impiego, si offrono di farlo nell’interesse comune dei lavoratori, per resistere un minuto in più di fronte alla violenza padronale.

Roma 17 ottobre 2012           COBAS LAVORO PRIVATO – CONFEDERAZIONE COBAS


 

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