Quando il ministero parla, la scuola teme

giovedì 19 dicembre 2013 · Posted in , ,



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Finalmente anche la ministra Carrozza rilascia la dichiarazione più impegnativa da quando ha assunto il ministerodopo quella di adeguare le spese italiane per l’istruzione alla media europeala ministra annuncia una riforma «complessiva su istruzione, università e ricerca, una riforma che non significhi qualche norma sparpagliata dentro decreti vari o emendamenti alla legge di stabilità».
Anche il governo Letta, al momento di presentarsi per il voto di fiducia, ha fatto cenno nel suo programma alla scuolaparlando dell’intenzione di realizzarelicei quadriennali, nuove regole per reclutamento e carriera, potenziamento della scuola infanzia, una costituente della scuola entro giugno.
Ogni volta che i politici annunciano provvedimenti, la scuola comincia a temere.
A volte si tratta di interventi tendenti a ridurre i margini della democrazia scolastica,come la legge delega che dovrebbe riformare gli Organi Collegialiche dopo essere stata ritirata come collegato alla Legge di Stabilità rispunta all’interno del “decreto semplificazioni“.
A volte si tratta di tagli di insegnanti, insegnamenti, di ore di lezione, o di anni di lezioneNon si è finito di piangere i tagli della Gelmini, che la ministra dà il via a una sperimentazione di 6 scuole finalizzata al taglio di un anno di scuolail pretesto è l’adeguamento ai modelli europei, la realtà è che esso comporterebbe un risparmio di 3 miliardi di euro e un taglio degli organici di almeno 80 mila cattedre

A volte si tratta del blocco del contratto e degli scatti stipendiali, come viene fatto con la Legge di Stabilità. A questo proposito segnaliamo che il Movimento 5 Stelle ha presentato un emendamento che chiede l’esclusione del personale della scuola dal blocco degli incrementi contrattualiLa copertura per le risorse, dicono dal M5S, già esiste e consiste nei fondi dei tagli del 2008.
Ci sono anche i tagli ai fondi per la gestione ordinaria delle scuole, come i tagli alFondo d’Istitutodecurtato per pagare gli scatti per l’anno 2012E il cui ammontare comunque è comunicato sempre in ritardoin modo da impedire alle scuole di predisporre il Piano Annuale entro la data prevista del 15 dicembre.
E tagli sono annunciati al sostegnoIl piano del commissario Cottarelli per tagliare la spesa prevede anche una riduzione dell’organico dei docenti di sostegno da affiancare agli alunni diversamente abiliIl decreto del governo della scorsa estate però, prevedeva esattamente il contrarioIl ministero dice che non era stato informato:
“Nessuno ci ha chiamato, non è certo una nostra idea. Per noi resta valido quanto detto negli scorsi mesi e stabilito nell’ultimo decreto legge sulla scuola: ovvero esattamente l’opposto”.
Il Movimento 5 Stellein un comunicato afferma:
Abbiamo la spiacevole sensazione di trovarci di fronte a un bieco gioco delle parti, consumato sulla pelle del sistema di istruzione. Da un lato trapelano notizie sui tagli che potrebbero essere realizzati attraverso la spending review dal commissario Cottarelli, dal’altra il Miur afferma di non sapere nulla a tal proposito, e scarica il barile“.
Intanto non esiste crisi per le spese militari, che aumentano ancora proprio con la Legge di Stabilità.

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