LA DIREZIONE DI COOP CENTRO ITALIA TOGLIE VOLANTINO DELLA CONFEDERAZIONE COBAS DALLA BACHECA SINDACALE


Alla faccia della democrazia sindacale: le organizzazioni sindacali che vogliono comunicare con i lavoratori della Coop centro Italia devono essere autorizzati dalla vicedirettore! Come dire che i sindacati se li decide la COOP e non i lavoratori.
Oggi pomeriggio, sabato 20 aprile, la direzione di COOP centro Italia, arrogandosi il diritto di accesso ad uno spazio dei lavoratori e dei loro sindacati, ha tolto dalla bacheca sindacale un volantino dei Cobas che invitava i lavoratori e le lavoratrici COOP ad un’assemblea. Il capo del personale di Coop centro italia Gianni Barbetti ieri ha chiamato il referente provinciale dei Cobas Franco Coppoli per informare che la direzione avrebbe proceduto a rimuovere dalla bacheca sindacale un volantino dei Cobas affissovi nella mattinata. A nulla sono valse le rimostranze che la parte datoriale non può autorizzare quello che riguarda l’attività o la comunicazione sindacale. L’assemblea si terrà lunedì 22 alla sala Laura della Siviera, con la partecipazione di  Vincenzo Miliucci referente nazionale della Confederazione Cobas, lavoro privato. Gli argomenti che verranno discussi riguardano la costituzione del COBAS della COOP,  le RSU che sono “scadute” da oltre due anni e non vengono rinnovate ed il contrasto al contratto integrativo, siglato il 26 marzo tra COOP centro Italia e rappresentanti nazionali del settore di CGIL, CISL e UIL che computa il lavoro domenicale nella settimana lavorativa, tagliando pesantemente il compenso straordinario dei lavoratori. La firma di tale accordo ha fatto si che decine di lavoratori  della COOP restituissero le deleghe sindacali alla CGIL.
I Cobas denunciano che l’azienda pretende di decidere chi può esporre e meno le sue comunicazioni ai lavoratori in uno spazio, come la bacheca sindacale che non è di sua competenza. Le bacheche sindacali infatti sono dei lavoratori e delle loro organizzazioni, non delle direzioni aziendali.
Nonostante l’operazione di marketing pubblicitario per costruire l’immagine di una “COOP” che si identifichi con cittadini e consumatori i fatti parlano chiaro: la direzione fa passare tagli ai salari e si prepara alle domeniche lavorative con l’avallo di sindacati padronali-“gialli”, cercando di impedire l’accesso a chi rappresenta i diritti dei lavoratori e non gli interessi aziendali. In contrasto con la storia del movimento cooperativo, che nasce alla fine dell’800 per difendere i lavoratori. Coop fruisce di agevolazioni  fiscali, amministrative e finanziarie che le vengono riconosciute proprio in quanto, formalmente, cooperativa di lavoratori.
Confederazione Cobas-TERNI

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